DOSTINEX ® Foglietto Illustrativo

La cabergolina è stata usata come coadiuvante degli antidepressivi SSRI visto che contrasta alcuni effetti collaterali di tali farmaci, come la riduzione della libido e l’anorgasmia. La cabergolina, inoltre, interagisce con i neuroni dopaminergici della zona nigrostriatale nell’encefalo. Nei pazienti affetti da morbo di Parkinson, si ha una degenerazione dei neuroni dopaminergici nigrostriatali e un decifit degli enzimi responsabili della sintesi di dopamina. Questo è il motivo per cui – per il trattamento di questa patologia – vengono utilizzati farmaci in grado di agire direttamente sui recettori dopaminergici, come la cabergolina. La cabergolina è un farmaco agonista dei recettori per la dopamina e – come tale – è in grado di imitarne gli effetti biologici. In particolare, la cabergolina agisce sui recettori D2 (recettori dopaminergici di tipo 2) localizzati sulle cellule deputate al rilascio di prolattina che si trovano nell’ipofisi anteriore.

Modo d’Uso – Posologia

  • Nel complesso non sono state osservate differenze nella farmacocinetica di cabergolina nelle patologie renali da moderate a gravi.
  • Tre ulteriori metaboliti, che rappresentano complessivamente meno del 3% della dose, sono identificati nell’urina.
  • Questo è il motivo per cui – per il trattamento di questa patologia – vengono utilizzati farmaci in grado di agire direttamente sui recettori dopaminergici, come la cabergolina.
  • Poiché casi di fibrosi valvolare e pericardica si sono spesso manifestati in questa forma.
  • La cabergolina è un farmaco agonista dei recettori per la dopamina e – come tale – è in grado di imitarne gli effetti biologici.

• insufficienza cardiaca, poiché casi di fibrosi valvolare e pericardica si sono spesso manifestati con insufficienza cardiaca. Pertanto, la fibrosi valvolare (e la pericardite costrittiva) deve essere esclusa se compaiono tali sintomi. Nelle prove cliniche controllate è stato dimostrato che DOSTINEX, somministrato alla dose singola di 1 mg al primo giorno post-partum, si è dimostrato efficace nell’inibire la secrezione di latte, così come nel ridurre la congestione e il dolore al seno nel 70-90% delle donne. Solo una minima parte delle pazienti presentava una sintomatologia mammaria recidivante, generalmente di lieve entità, alla terza settimana dopo il parto. Non si hanno informazioni sull’escrezione del farmaco nel latte materno; tuttavia si deve consigliare alle donne di non allattare in caso di non riuscita dell’inibizione/soppressione dell’allattamento con cabergolina. La cabergolina non deve essere somministrato a donne con disturbi iperprolattinemici che intendano allattare i loro bambini perché inibisce la lattazione.

DOSTINEX 0,5 mg compresse

Nel bodybuilding viene utilizzata per sopprimere gli effetti collaterali degli steroidi anabolizzanti (il più delle volte gli atleti assumono steroidi come il Trenbolone e il Decaver). Nell’urina, il principale metabolita identificato è 6-allil-8β-carbossi-ergolina, che costituisce il 4-6% della dose. Tre ulteriori metaboliti, che rappresentano complessivamente meno del 3% della dose, sono identificati nell’urina. È stato riscontrato che i metaboliti hanno una potenza minore rispetto a cabergolina per quanto concerne l’inibizione della secrezione della prolattina “in-vitro”.

La dose di DOSTINEX raccomandata inizialmente è di 0,5 mg/settimana somministrati in una o due volte (mezza compressa da 0,5 mg alla settimana ad esempio lunedi e giovedi). La dose settimanale va aumentata gradualmente, preferibilmente attraverso l’aggiunta di 0,5 mg a settimana a intervalli mensili fino a che non si raggiunga una risposta terapeutica ottimale. La dose terapeutica è di solito 1 mg alla settimana, ma può variare da 0,25 mg a 2 mg a settimana. Nelle pazienti iperprolattinemiche sono state usate dosi di DOSTINEX fino a 4,5 mg a settimana.

Un effetto dopaminergico centrale tramite la stimolazione del recettore D2 è ottenuto con dosaggi più elevati rispetto alle dosi che riducono i livelli di prolattina sierica. Tuttavia, si prevede che la lattazione venga inibita/soppressa dalla https://yuedpao.com/scandalo-nel-bodybuilding-clenbuterolo-in-uso-per/, a causa delle sue proprietà di agonista della dopamina. Durante il trattamento con cabergolina si devono avvisare le madri di non allattare al seno.

La prolattina può risultare significativamente ridotta per parecchi mesi dopo la sospensione del trattamento. In studi post-parto, dopo 3-4 giorni dalla somministrazione di una singola dose da 1 mg di cabergolina, è stata riportata pressione sanguigna bassa (sistolica ≥ 20 mmHg e diastolica ≥ 10 mmHg). Cabergolina è stata associata a sonnolenza e ad episodi di attacchi di sonno improvviso nei soggetti con morbo di Parkinson. Sono stati segnalati attacchi di sonno improvviso durante l’attività quotidiana, in qualche caso senza consapevolezza e senza segni premonitori. I pazienti in trattamento con cabergolina devono essere avvisati di questa eventualità e avvertiti di usare cautela durante la guida o l’uso di macchinari. La dose settimanale può essere somministrata in un’unica soluzione o divisa in due o più dosi a settimana in rapporto al grado di tollerabilità della paziente.